domenica 26 luglio 2015

Rick Riordan PERCY JACKSON E GLI DEI DELL'OLIMPO (prima serie) "Il ladro di fulmini"

     RICK RIORDAN

PERCY JACKSON E GLI DEI DELL'OLIMPO 

"Il ladro di fulmini"





Andrai a occidente e affronterai il dio che ha voltato le spalle.


Come forse avrete già intuito dalla mia ultima recensione (che è stata anche la prima) non amo copiare la sinossi proposta dal libro, bensì preferisco cimentarmi in un personale riassunto (solitamente abbastanza lungo) delle vicende, sempre senza spoiler, GIURO! Quindi, benvenuti lettori a questa nuova e seconda recensione. Iniziamo subito...



TRAMA:  Percy Jackson a prima vista è un ragazzo come tanti altri, nulla di speciale in lui può attirare l'occhio cieco degli essere umani. E' un semplice ragazzino delle medie, frequenta una scuola per alunni che, come lui hanno problemi nell'apprendimento. Con il passare degli anni però iniziano ad accadergli dei fatti tutt'altro che normali. Come ad esempio vedere la professoressa di matematica trasformarsi in una Furia e tentare di ucciderlo. La Furia era una spaventosa creatura infernale presente nella mitologia Greca, ma cosa ci fa nella scuola di Percy? Presto il ragazzino scoprirà che gli dei classici non sono morti, ma hanno semplicemente traslocato dal monte Olimpo al seicentesimo piano dell'Empire State Building. Insieme a questa scoperta ci saranno molte rivelazioni per il nostro protagonista, tra cui quella di essere il figlio di Poseidone. E così Percy da ragazzino qualunque a semidio dovrà prendersi carico di un' impresa per fare in modo che un litigio fra Zeus, Ade e Poseidone non trascini il mondo nel caos. Inizia così un susseguirsi di avventure, ma un amico lo tradirà e lui non riuscirà a salvare ciò che più conta...
E non è uno spoiler...



IL MIO PARERE? "Tutto sommato il libro mi è piaciucchiato". Questo è il giudizio corrispondente del mio voto in alberelli (non chiedetemi perché ho scelto gli alberelli). Ma come mai tutto ciò? Beh prima di tutto è necessario dire che fin dalle prime pagine mi è sembrato di aver preso tutti i libri di mitologia greca che o acquistato in cinque anni di classico e averli sbattuti nel wc. Avendo già concluso il libro devo preventivamente avvertire tutti coloro che volessero leggerelo che, se avete una conoscenza media o alta della mitologia classica, in certi momenti potreste trovarvi spiazzati, delusi, indignati o arrabbiati. Tuttavia mettendo da parte, come ho fatto io che (non afflitta da falsa modestia) ho una conoscenza medio-bassa della mitologia, il proprio sapere a riguardo ci si può godere una piacevole avventura per alcuni tratti divertente, ma sicuramente sempre abbastanza coinvolgente.

Fatta questa premessa partirei dall'inizio. La copertina. Perché? Cosa mi rappresenta? Non significa assolutamente nulla. Un ragazzino a intuito sarebbe Percy in mezzo a che cosa? un mare? pare di sì, che sembra scagliare un fulmine verso NYC... Apprezzo il tentativo, ho visto di peggio. Però se per alcuni aspetti una certa corrispondenza con il contenuto del libro ci sia, dall'altra si poteva fare di meglio. Anche prendendo in considerazione che quella che il ragazzino ha in mano non sia un fulmine, ma la spada le cose non quadrano; però vabè, sempre meglio della foto di presentazione del film (che vi ho messo sotto) con Percy in un atteggiamento biblico di divisione delle acque.

Come ho già precedentemente accennato il libro, se letto tenendo conto della premessa che ho fatto, risulta piacevole e scorrevole, assolutamente privo di punti morti e con un finale che, sebbene non sorprenda più di tanto non risulta nemmeno banale. Il mondo che l'autore costruisce attorno alle vicende è ben strutturato, ma soprattutto accettabile dal lettore che nel susseguirsi delle vicende accoglie la proposta di questa nuova realtà con naturalezza. Da apprezzare anche le spiegazioni riguardo il trasferimento degli dei. L'autore individuo motivazioni non banali e assolutamente concordi anche con la realtà storica, geopolitica e economica. Tuttavia questo è l'unico riferimento alla realtà che ho apprezzato e accolto con naturalezza e stupore. A mio parere la base che è data a questa nuova parte del nostro mondo è assolutamente eccellente, ma percorre un cammino in discesa nel corso della della descrizione.

La stonatura, sempre nella mia modesta opinione, è data dai riferimenti storici reali che l'autore cerca di collegare con le vicende narrate. Questo può essere un punto negativo per lettori che sono già un po' grandicelli che si potrebbero trovare lievemente indignati da alcuni accostamenti. Tutto sommato è un libro per ragazzi carino che può rivelarsi una proposta piacevole anche per lettori più grandi, ma non troppo. Tuttavia si è aggiudicato 2/5 perché a conti fatti il libro non mi è piaciuto a pieno.
Avete visto, anche questa volta niente spoiler, anche se può sembrare vi giuro che non c'è!

EDIZIONE:  Oscar Mondadori

N° PAGINE: 362



Consigliato a chi non sa molto della mitologia Greca e ha voglia di vivere un'avventura.
Sconsigliato a chi è molto, molto legato alla mitologia Greca.


UN LIBRO DA LEGGERE al mare, ma non in volo...Zeus potrebbe fulminarvi. :)

Di questo libro è stato fatto anche un adattamento cinematografico.
Che io non ho visto! 


Chissà se Poseidone mi stava guardando. Avrebbe approvato la mia scelta?

FATEMI SAPERE COSA NE PENSATE
SE AVETE LETTO O NON AVETE LETTO
SE VI E' PIACIUTO O NO,
MA SOPRATTUTTO I PERCHE'!

Alla prossima lettori...








2 commenti:

  1. Ciao,mi sono appena iscritta sul tuo blog,ho visto che eri passata da me ma con le vacanze non ho mai avuto occasione di contraccambiare! Per quanto riguarda la tua recensione...io credo di essere un eccezione,amo moltissimo la mitologia greca e ho amato molto anche tutti i romanzi di Riordan. Non sarà molto accurato nelle descrizioni dei miti,ma non credo fosse quello il suo intento quanto quello di avvicinare i ragazzi di oggi a quegli antichi miti,per renderli più adatti ai giorni nostri!

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    1. Sono sicura che sia così e sono felice se riesce nel suo intento, tuttavia per chi è già a conoscenza della mitologia Greca potrebbe risultare "noioso" sotto certi aspetti...

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